
Il Protocollo Sanitario serve quindi a mantenere sotto controllo lo stato di salute dei lavoratori, contribuendo alla prevenzione delle malattie professionali e agli infortuni che possono verificarsi sul luogo di lavoro.
Il lavoratore accede alle informazioni che lo riguardano attraverso la cartella sanitaria e di rischio, dove vengono riportate le sue condizioni psico-fisiche, i risultati degli accertamenti nonchè il suo grado di idoneità.
Da una prima verifica, direttamente grazie alla visita preassuntiva, eseguita sempre dal medico del lavoro, il lavoratore può quindi essere considerato:
- idoneo
- idoneo con prescrizioni (lavoratore tutelato da particolari precauzioni o attraverso l’uso di dispositivi di protezione, DPI)
- parzialmente idoneo (lavoratore tutelato limitando l’esposizione ai rischi escludendo alcune mansioni)
- non idoneo (temporaneamente o permanentemente)
Un Protocollo Sanitario è costituito dall’insieme di tutte le visite effettuate, degli accertamenti condotti, delle informazioni sanitarie dei lavoratori contenuti nelle rispettive cartelle cliniche, e di tutte le decisioni e i provvedimenti che il medico competente dispone con lo scopo di di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori nei confronti del rischio lavorativo.
Il Protocollo Sanitario viene definito dal medico competente in funzione di vari fattori, in primis i rischi specifici del luogo di lavoro. Attraverso questo importante strumento il medico competente garantisce la Sorveglianza Sanitaria negli ambienti lavorativi. Ricordiamo che secondo il Decreto Legislativo 81 – emanato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – il lavoratore è obbligato a sottoporsi ai controlli sanitari previsti nei suoi confronti.
Il medico competente è tenuto a informare adeguatamente i lavoratori a proposito dei rischi professionali cui sono esposti e ai modi in cui essi possono manifestarsi, del significato della sorveglianza sanitaria da lui effettuata e dei risultati ricavati dagli accertamenti.
L’Azienda può decidere di fissare degli incontri formativi dedicati ai lavoratori al fine di fornire informazioni utili o chiarimenti
Il Protocollo Sanitario è variabile o definitivo?
Il medico competente può aggiungere esami clinici, biologici e/o indagini diagnostiche al Protocollo, e/o modificarne la periodicità, allo scopo di migliorare la tutela dello stato di salute del lavoratore.
Si tratta di un servizio estremamente flessibile, costruito in maniera adeguata alle esigenze specifiche di ogni singola Azienda.
Non solo, il medico competente ha l’obbligo di aggiornare il Protocollo qualora si dimostri necessario. Questo può avvenire nel caso in cui si verifichino variazioni del ciclo produttivo o emergano nuovi rischi in Azienda. Oppure quando si ottengono risultati e cambiamenti grazie alla Sorveglianza Sanitaria, o ancora quando nei colloqui con i lavoratori vengono evidenziati problemi o criticità sui luoghi di lavoro.
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